La chirurgia dell’aumento malare e mandibolare, è una operazione realizzata con frequenza dai Chirurghi Plastici. Questa chirurgia produce cambiamenti nell’aspetto dell’osso malare producendo appunto un aumento prevalentemente nella sua proiezione. Questa operazione può aiutare a correggere difetti congeniti o altre alterazioni. Non esiste un tipo universale di aumento malare o mandibolare che copra le necessità di tutti i pazienti. Questo intervento, quindi, si disegna per ciascun paziente, in relazione alle sue necessità e alle proporzioni del suo viso. L’incisione per l’impianto malare può esser fatta dentro la bocca al di sopra del fornice gengivale o fuori la bocca, attraverso la pelle a livello della faccia inferiore del mento. Il miglior candidato per questo tipo di chirurgia è la persona che cerca un miglioramento, non la perfezione nell’aspetto del nostro mento. Poiché mantenere aspettative realistiche, buona salute e stabilità psicologica sono caratteristiche importanti in un paziente che prende in considerazione questo intervento. Questo può anche esser realizzato in concomitanza di altre chirurgie.
Trattamento alternativo
Si può realizzare una iniezione di grasso per realizzare un miglioramento del profilo facciale.
Rischi di questa procedura
Qualsiasi tipo di chirurgia prevede dei rischi. La decisione individuale di sottoporsi a un intervento chirurgico si basa sul confronto rischi-benefici. Anche se la maggior parte dei nostri pazienti non ha complicanze, queste dovrebbero esser discusse una ad una con il proprio chirurgo plastico così da esser sicuri che si comprendano i rischi eventuali e le conseguenze di questa chirurgia.
Sanguinamento: È possibile, anche se raro, che si presenti un episodio di emorragia durante o dopo il procedimento. Se questa dovesse presentarsi nel post-operatorio può rendersi necessario un altro intervento in urgenza per fermare il sanguinamento o rendersi necessaria una trasfusione di sangue. Non si deve assumere aspirina o antinfiammatori da almeno 10 giorni prima del procedimento, questo poiché questi farmaci aumentano il rischio di sanguinamento. L’ipertensione che non è ben controllata farmacologicamente può esser la causa di sanguinamento durante o dopo la chirurgia.
Infezione: L’infezione dopo la chirurgia è molto rara. Se si dovesse presentare, trattamenti addizionali possono essere necessari ed includono antibiotici o la rimozione dell’impianto utilizzato.
Cicatrizzazione: Anche se la ferita si presenta perfettamente in ordine dopo il procedimento, si può avere una cicatrizzazione anomala tanto nella pelle che nei tessuti profondi. La cicatrice può esser inestetica o di differente colore rispetto alla pelle circostante. Esiste la possibilità di aver segni visibili della sutura e si possono rendere necessari trattamenti aggiuntivi per il trattamento della cicatrizzazione patologica. Quando si utilizza un’incisione nel mento questa può dare un ectropion o un’alterazione della forma del mento e si possono quindi render necessarie infiltrazioni con corticosteroidi o un ulteriore intervento chirurgico.
Lesioni delle strutture profonde
Le strutture profonde come nervi, vasi sanguigni e muscolo possono esser danneggiate durante il procedimento. La possibilità che questo avvenga varia in base al procedimento richiesto. La lesione di queste strutture può essere temporanea o permanente.
Estrusione dell’impianto
La mancanza di un’adeguata copertura tissutale, un’infezione o traumi nella zona del mento possono dar come risultato l’esposizione ed estrusione dell’impianto.