Chirurgo Plastico Catania - Dott Sergio Curreri

La ginecomastia è un termine medico utilizzato per descrivere l’ingrandimento anormale delle mammelle maschili. È una condizione comune che interessa quasi la metà degli individui di sesso maschile nell’adolescenza e può presentarsi solo in una mammella o in entrambe. La ginecomastia può essere causata da: cambiamenti ormonali, perdita eccessiva di peso, condizioni ereditarie, altre malattie o l’uso di alcune droghe. Può esser presente un eccesso di ghiandola mammaria, di grasso o un eccesso di entrambi a livello della mammella e in alcuni casi anche a livello ascellare. La chirurgia di riduzione mammaria può aiutar a sentirsi e vedersi meglio creando un aspetto del torace più virile, accentuando la visibilità dei bordi del muscolo gran pettorale così da apparire con un petto più atletico.

Chi è il candidato per questa chirurgia?

I maschi con ginecomastia, che godono di buona salute e con un peso relativamente normale, possono prendere in considerazione questa procedura anche se un controllo medico generale è necessario così da controllare che non siano presenti malattie di alcun genere che controindicano l’intervento.

In cosa consiste l’intervento?

Esistono varie tecniche che possono essere utilizzate per trattare la ginecomastia in base alla grandezza e forma dei seni. Il Dr. Curreri, Chirurgo Plastico a Catania, discuterà ampiamente queste tecniche durante la prima visita. In generale, il procedimento consiste nel realizzare un’incisione a livello del bordo inferiore dell’areola per estrarre la ghiandola. Nei casi in cui la ginecomastia è causata solo da un eccesso di grasso, sarà utilizzata la liposuzione Vaser. In alcuni casi è necessario combinare le due tipologie d’intervento.

Che cosa succede dopo l’intervento?

Dovrà indossare un gilet elastico durante le prime 4 settimane per comprimere la pelle e aiutare il processo di guarigione. I drenaggi (se è necessario apporli) possono essere rimossi dopo 1-2 giorni. In alcuni casi è possibile aver la presenza di piccole croste attorno all’incisione che devono essere mantenute pulite senza toccarle poiché cadranno da solo dopo circa 10 giorni. Il recupero è rapido, però è importante limitare l’attività fisica. Si deve evitare qualsiasi esercizio pesante, alzare, spingere o tirare pesi per un periodo di circa 4-6 settimane. L’esercizio intenso può ostacolare il processo di guarigione delle incisioni e può causare complicanze come ematomi o sieromi. L’esposizione diretta ai raggi solari si deve evitare per circa 6 mesi.

Quali rischi?

Le complicanze per questo intervento sono poche frequenti e generalmente d’importanza minore anche se nessun procedimento chirurgico è scevro da rischi.

I possibili rischi sono: sanguinamento, infezione, perdita temporanea o permanente della sensibilità, irregolarità visibili della pelle, asimmetria, complesso areola-capezzolo introflesso, accumulo di liquido (sieroma) di sotto alla pelle che può richiedere il drenaggio mediante aspirazione o un altro procedimento chirurgico.

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